Le fasi del sonno, quante e quali sono
Un’ottima giornata ha inizio dopo una buona e riposante dormita. E se la qualità del sonno incide su tutte le ore del giorno, la notte deve garantire un riposo tranquillo, per tutta la sua durata.
Le fasi del sonno sono cinque, ognuna con le sue caratteristiche.
Cerchiamo di riconoscerle insieme, comprendendone le particolarità e la durata, partendo dagli studi medico scientifici che hanno portato alla loro determinazione.
Gli studi scientifici sulle fasi del sonno
Le fasi del sonno sono state scoperte nel 1953, quando lo studio sul monitoraggio delle onde cerebrali condotto da due ricercatori dell’Università di Chicago, “Eugene Aserinsky e Nathaniel Kleitman“, portò a registrare rapidi movimenti oculari durante il sonno.
Da successivi studi relativi il monitoraggio degli elettroencefalogramma di alcuni pazienti, si scoprì una fase in cui tali movimenti sono più presenti e frequenti, la fase Rem, e una dove sono assenti.
Negli anni Sessanta si riuscì a individuare la loro ciclicità e la divisione in cinque stadi totali durante le ore in cui si dorme: da qui la scoperta che il ciclo completo del sonno ha la durata di cento minuti, che si ripete per circa quattro volte per notte.
Le cinque fasi del sonno
Dal momento in cui ci si stende sul materasso e ci si appoggia sul cuscino, inizia la fase dell’addormentamento a cui segue un sonno leggero e poi profondo, fino alla fase Rem, quella forse più raccontata.
Di seguito vedremo ogni fase, approfondendo le sue caratteristiche, importanti per il riposo notturno.
Conosceremo anche le motivazioni per cui è importante dormire bene durante la notte, rispettando le ore di sonno.
I nomi delle fasi del sonno
- Prima fase “Non Rem (Nrem)”
- Seconda fase “sonno leggero”
- Seconda fase “sonno leggero”
- Terza fase “Sonno profondo”
- Quarta fase “sonno profondo effettivo”
- Quinta fase Rem
Prima fase “Non Rem (Nrem)
La prima fase del sonno è quella “dell’addormentamento”, uno stadio leggero dove si passa, in maniera graduale, dalla veglia al sonno.
Ha la durata che va dai cinque ai dieci minuti: i muscoli si rilassano, si abbassa la temperatura del corpo e rallenta il battito cardiaco.
L’attività cerebrale tende a diminuire lentamente: gli occhi chiusi, con le palpebre abbassate, registrano movimenti lenti.
In questa fase spesso si può avere la sensazione di cadere nel vuoto: questo spiegherebbe eventuali contrazioni muscolari presenti al momento del risveglio mattutino.
Seconda fase “sonno leggero”
I muscoli del corpo si rilassano mentre rallenta ancora maggiormente la frequenza cardiaca: ci si prepara per il sonno profondo.
È una fase caratterizzata da un enorme lavoro del sistema immunitario che favorisce il rigenerarsi di tutte le cellule dell’organismo.
Terza fase “Sonno profondo”
È la fase in cui gli occhi non registrano nessun movimento: si è addormentati del tutto e, se ci si dovesse svegliare improvvisamente, si percepirebbe un senso di confusione e disorientamento.
È lo stadio in cui il metabolismo è lento, mentre le onde cerebrali, se registrate all’elettroencefalogramma, si registrano molto ampie.
Quarta fase “sonno profondo effettivo”
In questa fase è praticamente impossibile svegliare chiunque perché si sta godendo il sonno profondo.
Si percepiscono movimenti irregolari degli occhi, in avanti e indietro, con le palpebre chiuse.
L’organismo in questo stadio si rigenera del tutto tendendo a ripristinare le riserve del metabolismo.
Quinta fase Rem
È quella fase dove si sogna, dove si ricordano i sogni. Il flusso del sangue, le attività cerebrali e il ritmo del respiro iniziano ad aumentare gradualmente.
La fase Rem ha una durata variabile che però non supera mai i quindici minuti.
Le attività registrate nell’elettroencefalogramma evidenziano come in questo stadio il cervello è attivo come durante il giorno, come quando si è perfettamente svegli.
La conferma è data perché in questo stadio si registra lo stesso consumo di ossigeno e zuccheri al pari di qualsiasi altra attività intellettuale.
La fase Rem è conosciuta come anche quella del “sonno paradosso”, confermata dai movimenti degli occhi, sempre con le palpebre abbassate, sempre più frequenti e rapidi.
Alcuni scienziati spiegano le caratteristiche della fase Rem come una difesa dell’organismo verso i sogni.
Una curiosità: la fase Rem del sonno diminuisce negli anziani, favorendo quella “Non Rem”.
Come prolungare la fase Rem del sonno
Studi scientifici hanno dimostrato che chi riesce a prolungare la fase Rem del sonno, riesce a migliorare le capacità mnemoniche e mentali, in generale.
Poiché i sogni che avvengono durante la fase Rem sono molto intensi, molte persone cercano di prolungare la sua durata.
A tal proposito, gli specialisti del sonno consigliano di andare a dormire sempre alla stessa ora, di non usare dispositivi elettronici nelle ore precedenti l’ora del riposo, di praticare una regolare attività durante il giorno, di tenere l’ambiente della camera da letto piuttosto fresca, al buio e silenziosa.
Cosa accade durante il sonno
Il momento del sonno è descritto spesso, in letteratura, come un viaggio avventuroso in cui, in maniera ciclica, si va incontro a diverse fasi dove si passa dal sonno profondo a quello più leggero, dove il battito cardiaco a momenti è molto forte, in altri è lento e rilassato.
Durante il sonno si è solo in apparenza inattivi, in effetti è il lungo momento in cui l’organismo umano mette in atto diversi processi fisici e neurologici che sostengono il corpo, aiutandolo ad affrontare la quotidianità del giorno successivo.
È un momento necessario e fondamentale per la salute di chiunque.
I bambini e le fasi del sonno
Le fasi del sonno nei bambini durano circa cinquanta minuti, sono quindi più brevi rispetto quelle dell’età adulta: si svegliano spesso durante la notte proprio per questo motivo.
I neonati, durante le loro prime settimane di vita, si svegliano frequentemente durante la notte, anche se rispetto le ventiquattro ore del giorno, ne dormono più di sedici.
La fase Rem nei bambini occupa circa il cinquanta per cento del loro sonno e diminuisce pian piano, in maniera soggettiva.
I bambini iniziano a regolare il loro sonno con la crescita: da un ritmo sonno e veglia irregolare si arriverà ad avere il giusto equilibrio tra il giorno e la notte secondo le esigenze fisiologiche necessarie.
Quando svegliarsi
Le varie fasi della vita necessitano di ore di sonno diverse, come sono diverse le ore da persona a persona: ci si sveglia quando l’organismo ha raggiunto il giusto riposo e ha raggiunto la perfetta carica di energia per affrontare la giornata.
L’organismo umano è così perfetto da regolarsi così bene al punto di mettere in atto una vera e propria sveglia intelligente: regola in maniera precisa le fasi del sonno e il loro alternarsi, riuscendo a svegliarci nel momento adatto.
Comunque sia, un buon riposo, tranquillo e rilassato, è la perfetta anticamera di qualsiasi giornata: il sonno fa recuperare le energie.
Dormire bene aiuta a consolidare la memoria nel termine breve e lungo, oltre che favorisce il processo fisiologico di riparare i tessuti del corpo danneggiati come le piccole e medie ferite, la crescita delle unghie e dei capelli.
La qualità del sonno
Dormire è indispensabile per tutti, sia per chi pensa di dedicarne poche ore in modo da avere più occasioni per la veglia, sia per chi non lascerebbe mai il suo cuscino e il suo materasso: le ore del sonno sono un terzo della vita dell’uomo, le stesse di le chi le percepisce solo come una perdita di tempo.
Le persone che riescono a dormire il giusto quantitativo di ore, ottengono maggiore concentrazione durante la giornata, migliorando le loro capacità attentive, nonché percepiscono influenze positive sull’umore.
Probabilmente non tutti sono al corrente che un buon sonno è sempre accompagnato da tranquillità, assenza di luce e di rumori: è sempre bene concentrarsi su quei piccoli rituali individuali adatti a conciliare il sonno.
A volte però non basta solo questo perché, per dormire bene e per svegliarsi veramente rilassati, conta la qualità del materasso e dei cuscini: dormendo su un buon materasso MontBlanc Linea Riposo in memory, si potranno favorire tutte le fasi del sonno e riposare davvero bene.
Come abbiamo visto il sonno rappresenta il fulcro del benessere psico-fisico in quanto vitalità e riflessi pronti, insieme con una mente lucida, sono l’esito di una riposante notte di sonno di almeno otto ore.
Durante tutta la durata notte è quindi indispensabile riposare e dormire assumendo una posizione corretta, in modo da favorire la distensione dei muscoli per raggiungere agevolmente le cinque fasi del sonno, in modo da rigenerare la propria armonia fisica e psichica.
La scelta dei cuscini e del materasso sono favorevolmente condizionate dal bisogno di trovare il giusto sostegno per il corpo e le posizioni che si assumono durante il sonno e dovranno portare a individuare prodotti in memory di pregio: sono scelte in grado di fare la differenza per avere un sonno migliore in qualità.