Dolori cervicali come dormire bene
I dolori cervicali, denominati cervicalgia, cominciano a livello delle vertebre cervicali, ma possono raggiungere anche:
- testa;
- braccia;
- gambe;
- schiena.
I dolori cervicali sono estremamente comuni e sono maggiormente diffusi nei soggetti che hanno più di 45/50 anni e non riescono a dormire bene, anche se possono colpire anche persone molto più giovani.
Questi dolori possono anche iniziare a manifestarsi in maniera cronica, pure per diversi anni.
Il livello di sensazione dolorosa può essere lieve, fino a moderata, ma spesso viene accompagnata anche da altri disturbi, come ad esempio mal di testa, nausea e vertigini.
I tre fattori principali per evitare i dolori cervicali e dormire bene sono:
- la postura di decubito;
- la scelta del cuscino;
- la qualità del materasso.
Dolori cervicali: come dormire al meglio per contrastarli
Partendo dalla postura di decubito, le posizioni per dormire consigliate in caso di tensioni ricorrenti al collo sono quelle di fianco e a pancia in su.
Non è indicato stare proni per diverso tempo, se non si vogliono comprimere troppo gli organi interni o compromettere la naturale conformazione della colonna.
In particolare per evitare i dolori cervicali , da supini è meglio mettere un cuscino non molto alto per sostenere le vertebre cervicali, in modo che lo sguardo sia rivolto verso l’alto, e un altro guanciale sotto l’incavo delle ginocchia, così da riuscire a dormire bene.
Nel dormire di fianco, invece, una gamba rimarrà piegata e poggerà su un guanciale, al fine di smorzare le tensioni ed evitare o ridurre brusche torsioni.
Chi ha l’abitudine di acquisire pose scorrette può e deve riabituarsi gradualmente, in modo tale da dormire meglio.
Accanto all’utilizzo di un cuscino più basso o di un sostegno cervicale, va aggiunto un programma di esercizi e massaggi che ristabiliscano il giusto equilibrio
.
I supporti per ridurre i dolori cervicali e dormire bene
In merito a quale cuscino scegliere, invece, il materiale ideale in presenza di cervicalgia è il memory foam, un derivato del poliuretano che mantiene il calco delle parti appoggiate per un tempo compreso tra 30 secondi e un minuto.
Caratteristiche che lo distinguono da altri materiali:
- la rigidezza, che assicura sostegno;
- l’elasticità, che lo rende anatomico;
- la termosensibilità, che permette le deformazioni per mezzo del calore;
- la traspirabilità, che ne fa un articolo igienicamente sicuro.
Quanto all’appoggio del resto del corpo, al materasso a molle o lattice è preferibile acquistarne uno che si adatti a tutte le posizioni per dormire bene ed evitare i dolori cervicali.
Quelli più idonei assecondano la conformazione fisica: anche in questo caso, i derivati del memory e una loro sapiente combinazione si rivelano la scelta migliore, garantendo una perfetta armonia tra il giusto sostegno e il non sprofondare.
Si è così in presenza di un materiale durevole nel tempo, che non fa sudare e garantisce un’alta sicurezza igienica, insieme ad una ripartizione equa del peso corporeo
Dolori cervicali: quando cambiare il cuscino per dormire bene?
Questo è un altro punto da considerare quando si è in presenza di dolori alla cervicale ricorrenti o occasionali, poiché possono aggravare il quadro clinico o risvegliare disturbi silenti.
Ciò accade in presenza di un cuscino:
- vecchio;
- troppo piccolo;
- eccessivamente alto;
- non adatto alle proprie esigenze.
Il perfetto allineamento tra testa, collo e rachide, infatti, garantisce un’alta qualità del riposo, dal quale riescono a trarre giovamento anche la respirazione e la muscolatura.
Pertanto, al fine di assicurarsi una postura corretta per dormire, un guanciale va cambiato in un arco di tempo che varia dai due ai cinque anni; per capire se un cuscino in lattice o in fibra sintetica è ancora utilizzabile, basta piegarlo a metà e verificare che torni alla forma originaria, altrimenti è da sostituire.
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