Il cambiamento climatico e il riposo notturno, un mix da non sottovalutare
Recenti studi hanno dimostrato che il cambiamento climatico produrrà in futuro delle importanti ripercussioni sul riposo notturno.
Che il caldo non faccia bene alla salute, è ormai un dato di fatto: non solo crea spossatezza, stanchezza e irritabilità ma altera anche il normale equilibrio di termoregolazione del nostro corpo, favorendo così episodi di insonnia durante la notte.
Anni di ricerche e di studi condotti dalle Università e centri di ricerca del mondo, hanno messo in luce i numerosi rischi che la privazione del sonno potrebbe provocare sulla salute dell’uomo, sia fisica che mentale.
In questo breve articolo si approfondiranno gli effetti, le cause e le conseguenze che il cambiamento climatico e il riscaldamento globale provocano sul riposo durante la notte.
Gli effetti collaterali del cambiamento climatico
Il pianeta ha enormi problemi di inquinamento, ma, bombardati da annunci contraddittori si fa fatica a comprendere le reali dimensioni dei rischi e delle conseguenze che corriamo. L’inquinamento dell’aria, la desertificazione, l’inquinamento elettromagnetico, la deforestazione, lo scioglimento dei ghiacciai: sono solo alcuni degli enormi e complessi fenomeni che ammalano la terra.
Ma è l’effetto serra uno dei problemi sul quale sembra difficile ottenere risposte chiare e unanimi.
Di che cosa si tratta? In parole semplici, è un aumento della temperatura globale causato dalla presenza nell’atmosfera di troppo CO2, ovvero anidride carbonica, prodotta bruciando combustibili fossili come carbone e petrolio e altri gas velenosi.
Negli ultimi decenni, il fenomeno si è intensificato a causa dell’emissione nell’atmosfera di gas come il metano, il vapore acqueo e gli ossidi d’azoto, provocando lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento dei mari, l’estensione delle zone aride, sconvolgimenti climatici di grande intensità e malattie di vario tipo, tra cui insonnia e difficoltà a prendere sonno durante il riposo notturno.
Come incide il cambiamento climatico sul riposo notturno?
Gli studi condotti dai ricercatori dell’Università di Copenaghen hanno dimostrato che il cambiamento climatico, producendo un aumento repentino e anomalo delle temperature durante la notte, fa diminuire le ore dedicate al riposo, facendo perdere fino a quasi 44 ore di sonno in un solo anno.
Se le emissioni di CO2 continueranno a crescere seguendo questo ritmo, le stime prevedranno che entro il 2099 il tempo di sonno perso aumenterà, raggiungendo le 58 ore in meno all’anno
Per dimostrare ciò, il gruppo di esperti ha effettuato dei test su circa 50mila adulti in 68 paesi del mondo studiando l’andamento del sonno mediante la misurazione attraverso specifici braccialetti appositamente brevettati per monitorare ogni minimo cambiamento e variazione.
Secondi i ricercatori, la riduzione delle ore di sonno potrebbero aumentare esponenzialmente con l’incremento delle temperature, facendo perdere fino a quindici giorni in più di sonno notturno all’anno entro la fine del secolo.
Quali sono i rischi per la salute?
Dormire 44 ore in meno all’anno può, almeno apparentemente sembrare una cosa da poco ma in verità, gli effetti sulla salute sono notevoli.
Il sonno notturno è uno dei bisogni primari più importanti per il benessere mentale e fisico dell’organismo e della psiche.
Le ore di riposo permettono di stabilizzare e ricaricare il corpo, consolidare i ricordi e rafforzare le capacità cognitive.
Ciò significa che la provazione del sonno causata, dal cambiamento climatico, produce un indebolimento non solo delle nostre facoltà fisiche ma anche e soprattutto della mente e dell’umore incrementando disturbi come insonnia, malessere generale, stress, irritabilità.
Inoltre, il caldo colpisce maggiormente i soggetti più deboli: le persone anziane, ad esempio, sono circa due volte più sensibili e perdono, di norma, circa il doppio del tempo di riposo rispetto alle persone più giovani.
Anche le donne sono più soggette a questo fenomeno rispetto agli uomini di circa il 24%.
Consigli per cercare di dormire meglio
Come combattere la difficoltà nell’addormentarsi causata dai bruschi e repentini cambiamenti climatici?
Ecco dei consigli per dormire al meglio.
Non abusare del condizionatore
Refrigerare in modo eccessivo le stanze in cui si dorme non solo è causa di insorgenza di patologie come tosse, raffreddore e innumerevoli patologie bronchiali, ma è anche un grande dispendio economico e di energia. .
Mentre dormiamo, la nostra temperatura corporea tende ad abbassarsi e, a tal proposito, se abbassiamo troppo la temperatura della stanza, rischiamo di avere dolori articolari al mattino.
Per questo motivo, la soluzione ideale è, se non si vuole rinunciare alla comodità e alla frescura del condizionatore, di rinfrescare la stanza prima di coricarsi e di alzare la temperatura durante la notte o impostare un timer che spenga il condizionatore una volta raggiunto il grado di frescura desiderato.
Si consiglia anche di optare per un buon deumidificatore, capace non solo di rinfrescare l’aria durante le giornate più calse, ma anche di ridurre l’umidità e rendere l’ambiente più asciutto e piacevole.
L’importanza di un’alimentazione corretta ed equilibrata.
È necessario curare al meglio la propria alimentazione, componendo piatti bilanciati in tutti i macronutrienti principali, quali carboidrati, proteine e grassi ad ogni pasto.
Importante è anche il giusto introito giornaliero di frutta e verdura, utili non solo a livello fisico, ma anche per conciliare e migliorare la qualità del sonno.
Come frutta si consiglia di scegliere solo prodotti di stagione e non trascurare la frutta secca come noci, mandorle e pistacchi, ricca di grassi, minerali e fibre.
In estate, con il sudore e la traspirazione, si perdono moltissimi sali minerali, per questo motivo è di vitale importanza bere molta più acqua.
Si consiglia, inoltre, di evitare o ridurre l’uso di bevande alcoliche e privilegiare cibi ricchi d’acqua e facilmente digeribili.
Pigiami e abiti comodi per un sonno regolare.
Durante il riposo notturno è necessario indossare vestiti ampi e leggeri, che favoriscono il libero movimento durante la notte.
Si consiglia di privilegiare tessuti naturali e leggeri come il cotone, capace di permettere all’aria di traspirare senza irritare la pelle.
Un tessuto molto comodo ma forse più costoso rispetto agli altri è sicuramente la seta, molto fresco e leggero soprattutto quando le temperature salgono.
Secondo alcuni studiosi, un’ottima soluzione è anche dormire nudi in quanto la temperatura corporea si regola autonomamente adattandosi all’ambiente circostante.
Anche il materasso fa la sua parte
Per combattere le difficoltà del sonno causate dal cambiamento climatico è importante riposare su materassi di qualità.
Realizzati con soli materiali traspiranti e anatomici, i materassi, guanciali sono ideali per garantire il massimo del benessere.
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